Mangiare sano e mangiare sostenibile: due facce della stessa medaglia?
Da tempo la scienza nutrizionale ha presentato i cibi in una raffigurazione a piramide in modo scalare (la cosidetta Piramide Alimentare). Nella parte più bassa si trovano gli alimenti, ricchi di nutrienti, che andrebbero mangiati più spesso e nella parte alta gli alimenti, a più alta densità energetica, che andrebbero mangiati meno di frequente. Quelli in basso sono tutti alimenti di origine vegetale.
Nella piramide trova anche posto l'olio extravergine d'oliva, che andrebbe consumato quotidianamente e che contiene polifenoli e fitosteroni, con azioni protettive per l'organismo umano.

Se spostiamo l'attenzione dall'aspetto salutistico a quello dell'impatto ambientale, ci accorgiamo che, a parità di alimenti, la piramide è esattamente rovesciata, si tratta della Piramide Ambientale.
Sono gli alimenti di origine vegetale ad avere un impatto più leggero sull'ambiente e quelli di origine animale a generare maggiori esternalità.
Nell'analisi ambientale dei prodotti alimentari, andrebbero considerati secondo la metodologia del Life Cycle Assessment (LCA), gli impatti di un'attività, di un servizio o di un prodotto, sotto più punti di vista, come ad esempio la generazione di gas ad effetto serra (carbon footprint), l'uso della terra (ecological footprint) e il consumo di risorse idriche (water footprint) .
Salutare e sostenibile? La raffigurazione della Doppia Piramide li rende sinonimi.
Da questa riflessione è nata la rappresentazione della "doppia piramide" che affianca i due framework, creando di fatto un approccio univoco all'alimentazione salutare e sostenibile.
Alcuni di questi principi sono raccontati anche nell'articolo del blog che analizza la dieta climatariana, un nuovo trend che considera l'impatto dei prodotti alimentari rispetto al cambiamento climatico.

Raffigurazione tratta dall'articolo "Doppia Piramide: alimentazione sana per le persone, sostenibile per il pianeta" di "Barilla Center for Food & Nutrition", disponibile qui.

Boniviri, con la sua missione, vuole creare valore per chi coltiva ma anche per chi consuma. Dai piccoli agricoltori eccellenti del network vengono quindi selezionati prodotti che corrispondono alla duplice caratteristica di essere "leggeri" per l'ambiente, ma anche e soprattutto "salutari" per chi li consuma.
Una nuova filosofia che vede il mangiare bene sinonimo di fare bene per l'ambiente e la società in cui viviamo.