
La dottoressa Elisa Minaldi ci parla degli effetti benefici dell’olio d’oliva e dell’estratto delle foglie di olivo erano già noti nel mondo antico e negli ultimi due secoli sono state studiati e provati scientificamente.
Molte delle proprietà di interesse medico dell’EVO sono da attribuirsi proprio ai polifenoli, che solo in parte sono dovute al loro effetto anti-ossidante. Il crescente interesse riguardo la natura dei polifenoli ha prodotto una moltitudine di studi che ne hanno investigato l’efficacia medica, ponendo le basi per lo sviluppo di nuove terapie contro gli stati infiammatori cronici, l’aterosclerosi, il cancro, la neurodegenerazione legata all’età. Ad oggi ben l’80% degli estratti dall’olivo sono inclusi nella Farmacopea Europea, tra cui diversi polifenoli come l’oleuropeina, l’idrossitirosolo, il tirosolo, l’apigenina, l’acido caffeico, la verbascoside.
I primi due, sono i polifenoli più abbondanti dell’EVO, e considerati a pieno titolo dei nutraceutici. Queste sostanze attivano gli stessi circuiti innescati dalla restrizione calorica, in particolare nel muscolo, nel tessuto adiposo e nel rene. I benefici di una dieta ipocalorica, tra cui il prolungamento dell’aspettativa di vita e la riduzione delle malattie correlate all’invecchiamento, sono ben descritti e riconosciuti nella letteratura scientifica. Tuttavia un regime di restrizione calorica può essere difficilmente sostenuto per un lungo periodo di vita, pertanto l’assunzione con la dieta di nutraceutici che possano mimarne l’effetto, come l’olio EVO, è un’ottima alternativa. I polifenoli ma soprattutto oleuropeina e idrossitirosolo, portano all’aumento dei livelli delle Sirtuine, la stessa famiglia di proteine attivate dalla restrizione calorica. Il risultato è la controregolazione dell’infiammazione e del danno ossidativo cellulare, la riduzione della sintesi di colesterolo e trigliceridi, l’inibizione dell’adipogenesi attraverso la via cellulare del PPAR-gamma.
UN'ARMA CONTRO L'INSULINO-RESISTENZA E IL DIABETE DI TIPO MELLITO
Diversi studi hanno dimostrato che soggetti che hanno ridotto il consumo di acidi grassi saturi e aumentato quello di acidi grassi insaturi con la dieta (n-6 PUFA e MUFA contenuti nell’EVO), hanno avuto una significativa una riduzione dell’insulino-resistenza e del rischio di diabete mellito tipo 2 (DM2). L’insulino-resistenza, definita come un difetto nella capacità dell’insulina di far agire il glucosio sui tessuti periferici, può precedere lo sviluppo di DM2. Questa condizione si può associare ad iperglicemia dovuta a insufficiente secrezione di insulina da parte delle cellule beta del pancreas.
L’effetto sull’insulino-resistenza spiega in parte gli effetti benefici della dieta Mediterranea, caratterizzata da basso introito di acidi grassi saturi e alto introito di MUFA (acido oleico soprattutto) sull’obesità e sul DM2.
LE PROPRIETÀ BENEFICHE CONTRO LO SVILUPPO DELLA MALATTIA DI ALZHEIMER, DEL CANCRO E DELLE MALATTIE CARDIOVASCOLARI
Alcuni studi scientifici hanno anche suggerito che l’oleuropeina e l’oleocantale, responsabile del gusto pungente dell’EVO, potrebbero prevenire lo sviluppo della malattia di Alzheimer riducendo la deposizione delle placche di Beta-amiloide responsabili del danno neuronale. Inoltre sono state identificate delle vie di segnale attivate da questi due polifenoli coinvolte nell’inibizione dell’invecchiamento cellulare.
Un simile meccanismo di protezione contro l’aging cellulare e lo stress ossidativo sembra alla base anche dell’effetto anti-tumorale dei polifenoli, soprattutto dell’oleuropeina e dell’idrossitirosolo. Studi su colture cellulari di cancro della mammella, del colon e della prostata hanno anche osservato un’azione anti-proliferativa e anti-angiogenetica di queste sostanze.
L’EVO sembra avere proprietà benefiche anche contro l’aterosclerosi e le malattie cardiovascolari. Tale beneficio è principalmente dovuto al potente effetto anti-ossidante dei polifenoli, ma sono anche implicati meccanismi di protezione contro il danno da ischemia/riperfusione con possibile riduzione dell’estensione del tessuto infartuato, la ridotta sintesi lipidica a livello della placca, la ridotta aggregazione piastrinica, le diminuite concentrazioni ematiche di colesterolo e trigliceridi.
Referenze:
- Rigacci S, Stefani M. Nutraceutical Properties of Olive Oil Polyphenols. An Itinerary from Cultured Cells through Animal Models to Humans. Int J Mol Sci. 2016 May 31;17(6):843.
- Visioli, F.; Galli, C. The effect of minor constituents of olive oil on cardiovascular disease: new findings. Biochem. Biophys. Res. Commun. 1998, 56, 142–147.
