Data di pubblicazione: 2 novembre 2020
Di fronte agli scaffali è difficile scegliere un buon olio extravergine d’oliva. Prezzo, qualità, intuizione, origine sono alcuni dei criteri con cui valutiamo quale prodotto scegliere.
Alla fine spesso si sceglie una via di mezzo tra l’olio più economico e quello più ricercato, acquistando oli di marche conosciute con un prezzo medio che varia tra i 5 e i 10 euro al litro.
Tuttavia, questa scelta non sempre corrisponde a qualità e convenienza. Scopriamo perché attraverso una serie di domande che possiamo porci di fronte allo scaffale.
“Che annata è?”
Negli oli di fascia media da supermercato, spesso non è specificata l'annata di raccolta delle olive. Per legge non è obbligatorio inserirla. Questo significa che potremmo trovare oli “vecchi” sul tavolo, conservati e riproposti sugli scaffali.
La data di scadenza non ci dice quando è stato prodotto?
La data di scadenza dell’olio parte dal momento in cui viene imbottigliato, cioè quando esce dai silos dove viene conservato e messo in bottiglia. Questo significa che è facile utilizzare oli di diversi anni fa, imbottigliarli e lasciar scorrere la data di scadenza, oltre a mescolare oli vecchi con oli più giovani, così da abbassare i costi di produzione.
“Da dove proviene questo olio?”
Molti degli oli da supermercato riportano una provenienza generica dalla “Comunità Europea”, sono spesso oli spagnoli, italiani o greci, talvolta un mix di oli provenienti da diversi paesi. Vengono prodotti attraverso metodi agricoli e di produzione intensivi. Anche qui, le varietà con rese più elevate non sono sinonimo di qualità e proprietà salutistiche.
“Come viene fatto?”
Le olive utilizzate per produrre gli oli da supermercato sono spesso raccolte mature, morbide e già scure, per aumentare la resa. Questa strategia comporta da un lato più olio prodotto, ma anche sapori spenti, proprietà organolettiche e salutistiche compromesse e un livello molto basso di polifenoli (gli antiossidanti che fanno bene al nostro corpo).
Un olio che diventa solo un condimento anonimo, non più un vero nutrimento.
Non ci vuole molto per cambiare rotta!
Per questo è importante scegliere l’olio con attenzione e spendere qualcosa in più del solito.
A volte non ci pensiamo, ma l’olio ha un impatto su quasi tutti i piatti che consumiamo ogni giorno: scegliere un olio di qualità significa migliorare il proprio stile di vita e la propria alimentazione. Le proprietà salutistiche di un vero olio extravergine d’oliva sono numerose: favorisce i processi digestivi, è un potente antiossidante, aiuta contro il colesterolo alto, è ricco di vitamine e combatte l’invecchiamento cellulare.
Perché l’olio Boniviri è diverso?
Boniviri seleziona i propri oli extravergine d’oliva dalle eccellenze agricole di piccole aziende italiane. Queste vengono seguite in tutto il processo di coltivazione. Le olive vengono raccolte nel momento giusto di maturazione e portate immediatamente ai frantoi partner del progetto, che lavorano secondo i più alti standard qualitativi, con meccanismi di estrazione a freddo, per preservare le proprietà nutrizionali e organolettiche dell’olio.
Ma la qualità non basta: l’olio Boniviri è anche una scelta di valore.
Boniviri vuole trasmettere un’emozione diversa: non solo la sicurezza di acquistare cibi eccezionali, come l’olio extravergine d’oliva, frutto del lavoro e dell’attenzione di chi coltiva, ma la sensazione di far parte di un movimento che crea valore sociale e ambientale.
Con la tua scelta contribuisci a raggiungere tre obiettivi: supportare le piccole eccellenze agricole italiane, eliminare le emissioni di gas serra del tuo olio e promuovere prodotti eco-friendly e rispettosi dell’ambiente.