Prezzo, qualità, intuito, provenienza sono alcuni dei criteri con cui valutiamo quale prodotto scegliere
Di fronte agli scaffali è difficile scegliere un buon olio extravergine d'oliva. Prezzo, qualità, intuito, provenienza sono alcuni dei criteri con cui valutiamo quale prodotto scegliere.
Alla fine spesso scegliamo una via di mezzo tra gli oli più economici e quelli più ricercati, acquistando oli di brand conosciuti dal prezzo medio che oscilla tra i 5 e i 10 euro al litro.
Non sempre, però, questa scelta corrisponde a qualità e convenienza. Scopriamo il perchè attraverso una serie di domande che possiamo porci di fronte allo scaffale.
"Di che anno è?"
Negli oli di fascia media da supermercato, spesso non è specificata l'annata di raccolta delle olive. Per legge non è obbligatorio inserirla. Questo significa che potremmo trovarci in tavola oli "vecchi", conservati e riproposti sullo scaffale.
E la data di scadenza non ci dice quando è stato prodotto?
La data di scadenza dell'olio parte dal momento in cui viene imbottigliato, ovvero quando esce dal silos dove è conservato e inserito in bottiglia. Questo significa che è facile utilizzare oli di diversi anni prima, imbottigliarli e far decorrere la data di scadenza, così come miscelare oli vecchi con oli più giovani, così da abbassare i costi di produzione.
Oli così perdono molte delle proprietà nutrizionali e salutistiche che fanno bene a chi lo consuma, oltre al gusto dell'olio fatto per bene.
"Da dove viene quest'olio?"
Molti degli oli da supermercato riportano una generica provenienza da "comunità europea", sono oli spesso spagnoli, italiano o greci, tavolta un mix di oli di diversi paesi. Sono prodotti tramite agricoltura e metodi di produzione intensiva. Anche qui, le varietà con maggiore resa produttiva non sono sinonimo di qualità e di proprietà salutistiche.
Se siete curiosi di scoprire di più dietro le quinte dell'olio da supermercato, guardate il report giornalistico che trovate di fianco.
"Com'è fatto?"
Le olive utilizzate per fare gli oli da supermercato sono spesso raccolte mature, morbide e già scure, così da aumentare la resa produttiva. Questa strategia comporta da un lato più olio prodotto, ma anche sapori spenti, proprietà organolettiche e salutistiche compromesse e un livello di polifenoli (gli antiossidanti che fanno bene al nostro corpo) molto basso.
Un olio che diventa solo un anonimo condimento, non più un vero nutrimento.
Basta poco per cambiare rotta!
Ecco allora perché è importante scegliere l'olio con cura e spendere qualcosa in più rispetto al solito.
A volte non ci pensiamo, ma l’olio impatta su quasi tutti i piatti che consumiamo ogni giorno: sceglierne uno di qualità, significa migliorare il proprio stile di vita e di alimentazione. Le proprietà salutistiche di un vero olio extravergine d'oliva sono numerose: favorisce i processi di digestione, è un poderoso antiossidante, aiuta contro il colesterolo alto, è ricco di vitamine e combatte l’invecchiamento cellulare.
Perché l'olio di Boniviri è diverso?
Boniviri seleziona i propri oli extravergine d’oliva dalle eccellenti coltivazioni di piccole imprese agricole italiane. Queste sono seguite durante tutto il processo di coltivazione. Le olive sono raccolte nel giusto momento di maturazione e portate immediatamente ai frantoi partner del progetto, che lavorano secondo i più alti standard di qualità, con meccanismi di estrazione a freddo, per conservare le proprietà nutritive e organolettiche dell’olio.
Ma la qualità non basta: l'olio Boniviri è anche una scelta di valore.
Boniviri vuole trasmettere un’emozione diversa: non solo la sicurezza di comprare alimenti eccezionali, come l’olio extravergine di oliva, frutto del lavoro e dell’attenzione di chi coltiva, ma il sentirsi parte di un movimento che crea valore sociale e ambientale.
Con la tua scelta contribuisci a raggiungere tre obiettivi: supportare le piccole eccellenze agricole italiane, azzerare le emissioni di gas serra del tuo olio e promuovere prodotti eco-friendly e attenti all'ambiente.